mercoledì 13 luglio 2011

Lucciole per lanterne

Rita Alla

Che “non era un paese per donne" lo si sapeva abbondantemente. “Quote rosa” a parte, sulla bocca di tutti, non si muove una foglia: le pari opportunità sono un miraggio. Al massimo un argomento buono per tutte le stagioni che fa scattare l’applauso e nient’altro. Poi giri l’angolo, e pedala, pedala su quel che resta di una pista, anzi una corsia ciclabile visto che se sei fortunato, e il tuo angelo custode non è andato in ferie, arrivi direttamente in Ospedale senza passare dal via, una pubblicità colpisce nel segno. Lascia il segno, di un paese che normale non è. E complice il semaforo che segna rosso, guardo meglio. Che sicuramente ho preso “lucciole per lanterne”: «non è possibile- penso - oh, sì?». Se fosse vero, avrebbe dell’incredibile. Invece no: un’altra pubblicità che per far sapere ai più che dal 2 luglio iniziano i saldi, siccome la pubblicità è l’anima del commercio, non trova di meglio che "usare" le donne. Tre donne, per la precisione, che colte dall’abile occhio del fotografo mentre, con il volto coperto, di notte, sedute su un marciapiedi, si chiedono: “ma dove sono finiti gli uomini?” E dove se non in giro per negozi in cerca dell’affare: già, come ho fatto a non pensarci. Ed io che pensavo di aver visto delle “lucciole” prima di una retata. Eppure se fosse, sempre di clienti si tratta, o no? A tutelare il cliente che ha preso “lucciole per lanterne” in tempo di saldi ci pensa la guardia di finanza o i vigili urbani, alle “donne, “quote rosa” pardon o “Fattore D " non resterà che sperare in tempi migliori per fare dei “buoni affari”, visto che i saldi sono iniziati, ma in Malo modo.
Post scriptum : Se fosse una canzone sarebbe "quello che le donne non dicono" perché “cambia il vento, ma (per) noi no”. Se fossimo in Italia, e non nell’epicentro del Triangolo dei Bermuda dove oltre al quorum, è sparito pure il comitato “se non ora quando”. O forse la canzone era un’altra: "cambia il vento, cambia il tempo, fumo negli occhi..." . E dietro il mistero della scomparsa solo una montagna di capelli… ricci, ma sono quelli di Angelo Branduardi, non della Mannoia: colpa delle “lanterne al posto delle lu(c)ci(ole) sui marciapiedi”. Il che svelerebbe il qui pro quo, di un paese che però normale non è. Se in un altro paese, che dista 100 km da Terracina, sono bastate due gambe a sollevare stupore e sconcerto per un’altra pubblicità. Giudicata tanto offensiva che il comitato “se non ora quando” ha chiesto il ritiro della campagna pubblicitaria scelta per la Festa dell’Unità di Roma in cui “una ragazza tiene a bada la sua gonna corta, che rischia di sollevarsi per il vento”. E nel caso romano, c’era pure la citazione in quanto “la minigonna del manifesto non rappresenta affatto – la replica di chi quell’immagine l’ha scelta - lo stereotipo femminile della donna-oggetto, ma è anzi il simbolo di una rivoluzione di 40 anni fa, quella femminista, che ha reso le donne più libere e padrone del proprio corpo. La stessa ventata di cambiamento che avviene oggi nel nostro paese”. Da queste parti, nemmeno l’ombra di una citazione a dare ragione di una pubblicità che definire offensiva è dir poco. Uomini, in prima fila. Che “se non ora quando” chiedere il ritiro della campagna, invece di riempirsi la bocca di “quote rosa” ? Contegno, anzi decoro.
                                                                                                                                                  .R
Ei fu il 2 luglio 2011

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