lunedì 10 ottobre 2011

Ho visto le Stelle!!!

il simbolo


"È qui la festa?
"Sì, leggete, leggete...17 settembre 2011 Festa del 5 stelle....riappropriamoci della città!!!"

E' questa la storia di un Parco, l'Area Chezzi, di una Festa, quella del 5 stelle, di un sabato fuori dal Comune. Agli Amici di Terracina 5 stelle, infatti, di lasciare l'Area Chezzi nel degrado, nell'abbandono e nel silenzio, nelle mani di nessuno preda dei vandali, non andava proprio giù. É così che hanno pensato bene di dare seguito alle parole, con i fatti scegliendo un luogo simbolo dell'azione, l'Area Chezzi, per iniziare cartaccia dopo cartaccia, un mozzicone di sigaretta dopo l'altro, a riappropriarsi della città: un'idea nata non per gioco, ma per fare sul serio. Una volta (ri)pulito il parco armati di rastrelli, buste dell'immondizia e buona volontà, sono andati oltre un trafiletto sui giornali: “I volontari puliscono il Parco”. E hanno pensato bene di adottarlo, così che l'Area Chezzi potesse tornare ad essere un parco non solo per un giorno, ma tutti i giorni. Dopo un'Estate passata a discutere, incontrarsi e confrontarsi sul da farsi, sul come realizzare un sogno in realtà...

E nonostante l'avvertimento del Grillo parlante... “Ricordatevi che qui nessuno ha la bacchetta magica e la fata turchina è già impegnata con un bambino che sta facendo di tutto per tornare burattino: non ha ancora imparato la lezione. Ho appena sentito la fatina al telefono e mi ha detto che la situazione è disperata: Pinocchio dice di essere il Sindaco del paese “X*” e vuole fare la RIVOLUZIONE!!! Non c'è tempo da perdere, dovete farvi venire un'idea...”.
Fu allora che gli Amici di Grillo buttarono quella vincente, di idea: “Perché non facciamo una Festa e invitiamo tutta la città?”. E in un batti baleno l'idea conquistò tutti gli Amici: “Sì dai, perché non ci abbiamo pensato prima?”
Calma ragazzi, l'idea è buona, ma non è nuova”, la doccia fredda del Grillo Parlante. Che aggiunse :“Anzi, fare una festa in un parco, a Terracina, va piuttosto di moda. Dove c'è un parco, c'è una Festa, di un partito almeno se non di una coalizione addirittura. Beh, e che sono quelle facce tristi? Su coraggio, si può fare di più...”

Non si persero d'animo gli Amici del Grillo, anzi.
E fu così che l'Area Chezzi tornò a vedere e sentire le voci dei bambini, con buona pace delle mamme che finalmente potevano tirare un sospiro di sollievo e fare due chiacchiere senza perdere di vista i figli, finalmente al sicuro tra giochi non pericolosi, non meno preziosi però: il riciclo di pezzi abbandonati in garage e con amore messi insieme. Per i bambini, dai bambini e con i bambini, la scelta del 5 stelle. E se guardi il mondo dalla risata contagiosa, dal pianto che commuove di un bambino, c'è differenza, eccome. La stessa differenza che c'è tra chi fa UNA festa e chi fa LA festa, tra chi FA festa e chi la festa LA FA, per capirci la stessa che c'è tra chi parla di Acqua pubblica quando c'è la campagna referendaria, ma poi si attacca alla bottiglia e chi beve l'Acqua pubblica del rubinetto o va alla fontanella; tra chi gioca a fare la differenz(iat)a e chi la fa la differenz(iat)a e passa il pomeriggio a giocare con i bambini insegnandogli la differenz(iat)a che passa tra il dire e il fare; tra chi paga in contanti e chi presenta lo SCEC; tra chi beve la Coca cola e chi ci rinuncia per la Ubuntu cola (che è buona davvero, provare per credere); tra chi ti dice “molla la plastica” ma poi ti spilla la birra in un Comune bicchiere di plastica che “non c'è guadagno” e chi invece te la spilla in bicchieri di Amido di mais che “si risparmia”; tra chi serve I FRITTI in comodi PIATTI di PLASTICA e chi in UN CARTOCCIO di CARTA; tra chi PRODUCE rifiuti e chi RIDUCE i rifiuti; tra chi non da peso ad un mozzicone di sigaretta lasciato in giro e chi li pesa i rifiuti; tra chi PROTESTA punto e basta, del degrado di un parco per esempio, e chi aggiunge alla PROTESTA la PROPOSTA, di far diventare l'Area Chezzi un'Eco parco della Musica; tra chi parla a vanvera di cambiamento, rinnovamento e chi nei fatti incarna, per dirla alla Gandhi, “il cambiamento che vorrebbe vedere nel mondo”; tra chi usa e getta un parco per una settimana e chi lo usa solo un giorno per lasciarlo agli altri; tra chi parte dal basso per arrivare “a rivedere le stelle” e chi ti guarda dall'alto in basso; tra chi allo ZOO ci porta i bambini e chi di un paese ha fatto uno ZOO (Grillo docet!!!) a cielo aperto, senza diritto di critica, mentre vanno i titoli di coda. E se la differenza non l'avete vista, colpa delle solite feste: dite la verità non ci siete andati alla Festa del 5 stelle evve'? 
Peggio per voi. 

Se non mi credete sulla parola, vatti a fida degli Amici, guardate qua....

 


E credetemi, ho le prove, non era da sola, e non sono la sola ad aver un Grillo per la testa: l'Area Chezzi dalle stalle, da “se questo è un parco“ nel degrado, nell'abbandono e nel silenzio generale, alle stelle, a c'era una volta l'Area Chezzi di proprietà di Amilcare Chezzi, maestro di musica. Dare voce al silenzio, su carta: l'Area Chezzi, eco parco della Musica. Nient'altro che un sogno in Comune di una notte di fine estate. Non era la notte di San Lorenzo, eppure sembrava la notte dei desideri anche senza le stelle: un solo desiderio, in Comune... fare un 5 stelle, un parco a 5 stelle, di lusso, non un lusso per pochi. 
Se hai anche tu un grillo per la testa, allora muoviti, muoviti, muoviti cittadino altrimenti di che ti lamenti se a cambiare è la forma, non la sostanza dell'agire politico ?  "Non serve avere le mani pulite se si tengono in tasca", e lo diceva Don Milani mica io. Basta poco, se ognuno mettesse a disposizione un po' del suo tempo, del suo lavoro e della sua arte: l'appuntamento è al prossimo MEETUP con gli Amici di Grillo. Che hanno chiuso la Festa del 5 stelle in Musica, e come poteva essere altrimenti, con un concerto, quello dei Black Honey. Così che se non bastassero le parole, i fatti, a portare lontano l'idea di un'Area Chezzi eco-parco della musica, magari potrebbe pensarci la MUSICA. 
Chissà...
Magari una musica al passo con i tempi, non penso certo a quella di Amilcare Chezzi, il proprietario del parco prima di metterlo in Comune, ma a tutta un'altra musica. Che però come la banda musicale cittadina, di cui Amilcare è stato il maestro di musica, risuoni in città facendo girare lo stesso spartito, con gli accordi giusti naturalmente in modo da prendere tutti la stessa nota finchè l'Area Chezzi eco-parco della Musica non resti solo un'idea.
... forse se è vero che la musica è tra le arti quella che va oltre, che arriva dove queste, le  parole, si fermano, non dovrei aggiungere altro: "Musica, Maestro!!!" 

"Mammo', non ti è bastata la lezione... ci siamo capiti no???"
UFFFFFF, il solito guastaFeste.  


* Il paese “X” sta per un paese non ben identificato, "non luogo" dimenticato non solo da Dio, ma anche dal TOM-TOM: chi dovesse avvistarlo è pregato di darne notizia, i cittadini non vedono l'ora di capire in che diavolo di paese vivono... o sapere almeno le coordinate prima di partire per un lungo viaggio e non scoprire solo all'arrivo in un altro paese che tutto il mondo è paese. Tutto qua, non mi sembra chiedere la luna no? 

N.b. Avvertenza per i lettori, i piccoli lettori: se mentre giocavate avete sentito parlare di Scec non parlavamo di Shrek. Quindi non rompete l'anima ai vostri genitori inventandovi strane storie su un'imminente nuova uscita pur di andare IN EDICOLA: ci siamo capiti??? Scec è “la solidarietà che cammina”, che riparte dal restituire il giusto valore al denaro, quello cioè di essere un mezzo, e lo fa tramite gli Scec, il simbolo di un patto tra singoli, imprese, professionisti ed Enti locali che promuova uno sconto su beni e servizi convenzionati pari al valore di uno Scec, la nuova moneta di scambio. Per saperne di più vai su Arcipelago Scec .

                                                                                                                          : D R