martedì 6 settembre 2011

7 chili in 7 giorni!!!




Ieri 9 settembre...
Correva l'anno 2010 per il calendario gregoriano, il 1431 per il calendario islamico. E come tutti gli anni, al cambio di luna, per i musulmani è tempo di preghiera, di Ramadan, detto anche il Digiuno. 29 o 30 giorni, perché cade di anno in anno in un momento differente dell'anno solare, in cui i musulmani sono tenuti ad astenersi dal bere, mangiare, fumare e praticare attività sessuali, ma dall'alba al tramonto quando interrompono il digiuno con un dattero, secondo la tradizione, in attesa dell'Iftar: la cena della rottura. Così giorno dopo giorno fino al nuovo cambio di luna, alla fine del digiuno, del Ramadan quando sarà tempo dell'Id al Fitr, la festa dell'interruzione (del digiuno). 

In presa diretta il racconto

Oggi 29 agosto... 


Un sottile filo rosso del vento che cambia unisce Milano, Napoli e... Terracina. 


"Mammo', ti va di scherzare? Di quale filo rosso parli: a Milano e Napoli coniugano il cambiamento all'Indicativo presente, in modi e modalità diverse dal passato oltre che in tempi brevi da città a città; mentre a Terracina coniugano il cambiamento all'Indicativo passato, in modi e modalità niente affatto nuove oltre che in tempi morti", commenta l'inguaribile guastafeste che è in me. 
A brutto muso, stavolta gli rispondo: “Sempre il solito: per una volta fidati...di me!" 
"Sarà, ma qual'è la destra, qual'è la sinistra tu non lo sai!!!"
"Hai fatto la scoperta dell'acqua calda: sono affetta da allochiria, lo sanno tutti che all'indicazione "gira a destra", rispondo "e qual'è ?". E non sono la sola, se ti devo dire la verità: l'Allochiria è la malattia del XXI sec, dall'89, quando è stata scoperta, ha avuto il picco massimo nel '92. E da allora nessuno ci capisce la parte, è incurabile. 
Seguimi, lettore! 
che non è tutta farina del mio sacco". 


A fare il miracolo, non un ETR 500 Freccia rossa (servizio di alta velocità di Trenitalia che viaggia a 300 km/h*), ma il Ramadan. Dopo Pisapia, De Magistris anche l'Assessore ai SERVIZI SOCIALI PER IL CITTADINO (anziani, minori, emarginati portatori di handicap), SERVIZI SANITARI, ISTRUZIONE PUBBLICA E PRIVATA (e chissà che altro se l'Azienda Speciale non la finisce di gioca ad “Asso piglia tutto”*) del Comune di Terracina, ha preso parte alla cerimonia per la fine del Ramadan. Che per quest'anno ha conquistato un posto al sole, alla luce del sole. 


E' una reazione, chimica mica altro: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", Antoine-Laurent De Lavoisier.

D'altronde quando spira davvero un vento nuovo, questo spazza via le nuvole così che torna il sereno. Ma se a tirare è un vento caldo, l'aria si fa pesante e si forma una cappa che offusca la vista, la mente e pure i conti.  Quando la comunicazione (non) è un gioco "allegro, ma non troppo" per grandi e piccini.  

"No:  è la stampa, bellezza", mi dico allo specchio.
"Macchè!!! ALLAh, ak Bahr, Iddio è grande...", rispondo allo specchio, specchio delle mie brame.
"Ossignore mio dio, perdonala non sa quel che fa.
 A mammo', ma ci fai o ci 6? Così rischi. Non lo sai che le vie del Signore sono infinite?", lancia la palla in aria il guastafeste.
"Che C'ENTRO IO? Se (non) c'entro, cambio: guarda tu, stesso. Invece tu ci 6 andato o te l'hanno mandato?", mi chiudo in difesa e rilancio, la palla in aria.
"Svegliati: era finito/a... e falla finita pure tu !", con uno stop al centro chiude la partita, pensa di chiudere la partita il guastafeste.
"Non posso: é più Forte che mai, è più Forte di me. E anche di te, se solo la smettessi di parlare attraverso lo specchio", me la cavo con un colpo di tacco , poi una finta e... la palla finisce all'incrocio dei pali: GOOAL!!!
"Non capisci niente...", mormora ormai in preda allo sconforto il guastafeste.
"Quando finisce un amore?", rispondo con un'altra finta, tonta.
"Ma che c'hai in testa?", alquanto spazientito rimette al centro la palla l'inguaribile guastafeste.
"Una musica ???", tiro ad indovinare mentre arriva il triplice fischio finale. 

*n.d.b.(note del blogger)
                                                                                                           
                                                                                                               : ) R

p.s. Mutatis mutandis,  e cioè "cambiate le cose che dovete cambiare":  nella sostanza, non nella forma. Integrazione fa rima con Informazione, ma non fa rima con Demagogia. Su Arti e Mestieri è arrivato il momento di alzare il culo dalla sedia:  "Mami' campo libero, esco!"
WOOSH, WOOSH, WOOSH, il rumore dell'aspirapolvere prende il posto del  rumore della tastiera: TIC,TIC,TIC.
                                                                                                                       .R