sabato 25 agosto 2012

Musica Da Cucina

 "Siamo ciò che mangiamo."
Vecchio adagio
Ora di cena. 
Metti un sabato sera, uno qualunque, solo uno dei tanti da passare insieme, tu e lui, la cucina a soqquadro, il frigo vuoto, mai quanto la dispensa, andata dispersa, insomma il piatto piange e l'acquolina in bocca si fa sentire, quando suonano alla porta. 
"Drinn!!!, sorpresa: ospiti a cena", è lui che non solo è in ritardo, ha anche dimenticato di fare la spesa ed è pure in compagnia. Che sia la suocera, il capoufficio, l'amico/a non cambia: il triangolo no, non l'avevi considerato.  Quello che si dice un pianto greco*. Non resta molto da fare**, una volta scartata la prima ipotesi: lasciarlo lì sulla porta mentre tu prendi le scale per andare a cena fuori (se solo per una sera, o da oggi in poi, fate vobis ndb). Sfoderi il tuo sorriso migliore, quello a 32 denti per capirci, tanto è inutile piangere sul latte versato...da "maledetto il giorno che t'ho incontrato" a "questa casa non è un hotel", sarebbe troppo lunga la lista, della spesa da fare. All'ultimo minuto poi. Quindi lasci lui cuocere nel suo brodo, ti chiudi in cucina e...il cuoco che è in te, è già al lavoro. E solo quando sentirà "musica per le sue orecchie", pardon volevo dire "è pronto, in tavola", capirà di che pasta sei fatta tu.
Basta con le parole, da mangiare: la cena è pronta.
Take it or leaves it, questo passa la tavola: un piatto "povero", una sola portata che è meglio soli che male accompagnati, ma capace di lasciare l'ospite a bocca aperta, lui a bocca asciutta.
Nient'altro che una ricetta*** a base di cibo per la mente e/o per l'anima, a secondo dei gusti: la musica il piatto forte, oltre che la chiave di volta.
* Pensate positivo, poteva essere un pianto amaro, invece che greco: meglio il terzo in comodo che una cena solo tu e lui...che pensa a lei.
** Se pensaste di usare la scusa, "Peccato, sono a dieta", inventatevene un'altra: tu sei a dieta, l'ospite di passaggio no. E comunque, è venuto senza avvisare, (l)a sorpresa, solo per la compagnia, per non mettervi in comodo: "dai, ci arrangiamo". 
*** Ricetta fatta in casa, solo ingredienti naturali: "leggere è cibo per la mente"; "la cultura è cibo per l'anima". 

LA RICETTA 

**MusicaDaCucina** - Chitarra, clarinetto e una tavola apparecchiata.


Alias Fabio Bonelli

Pentole intonate, grattugie, mestoli, sbattiuova amplificato, carta stagnola, piattini da caffè, imbuti percossi, glockenspiel di cucchiai, voce cantata in teiera e carta stagnola, fischio con cannuccia, chitarra suonata con coltello e così via, di cucina in cucina, Fabio Bonelli, alias "MusicaDaCucina", non butta via niente. E cucina, come fosse musica. A impatto zero, oltre che a basso consumo, "la ricetta del giorno" preparata da "Spazio84&RossoVino" venerdì 24 agosto, fa la differenz(iat)a. E si fa "sentire" sprigionando di vicolo in vicolo storie, cose, fatti e persone incontrate altrove. Niente di più, ma nemmeno niente di meno che "una boccata d'ossigeno", sulla strada giusta.
Alla prossima...(the) rest song!

Ci vediamo su M.ART - Suoni e immagini dal sottobosco indipendente (VOL. II)...

n.b. Per chi volesse ripetere l'esperimento magico, questa la ricetta: Musica per le orecchie con Bucolica Produzioni, cibo per la mente e/o dell'anima a secondo dei gusti per ospiti di passaggio grazie a "MUSICA DA CUCINA" di Fabio Bonelli e la Cucina a soqQuadro, ovvero allestimento scenografico, opera di Stefania Romagna*......Et voilà, l'incantesimo è servito!!!
p.s. solo su Terracinaalta

 Scene da Musica Da Cucina, il film
 
1° Tempo

2° Tempo

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