sabato 22 settembre 2012

Smisurata preghiera



Dal mio Solstizio d'inverno [21 Dic. 2012 05.03]: il giorno più buio dell'anno in attesa della luce...

"Mi si è spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi è sprofondata nel mare un'isola, e un'altra”.
(Elogio dei sogni, Wistawa Szymborska)

...all'Equinozio d'autunno, il mio, [22 Sett. 2012 14.49]: è tempo di raccogliere ciò che ho, non da sola, seminato dietro storie, cose, fatti e persone.

"La musica ha sempre abbassato di volume qualsiasi altra cosa nella mia vita”.
(cit)


Quindi, eccomi qui. Qui e adesso, di nuovo a fare i conti con Il corpo del (c)reato, in sottofondo una Musica DaCucina.
Sempre senza carta e penna, per carità. Che tanto non c'era niente da scrivere, non solo da capire. Trattasi, per chi fosse duro di orecchi, di rivoluzione dolce, mica d'Ottobre: il cambiamento, nel futuro.
In fondo...che fretta c'era, Maledetta Primavera!
Eppure è tutto scritto, ho scritto tutto a mente, non qui nero su bianco, almeno fino ad ora. Ancora per poco, in bianco.
Ma a lasciar passare del tempo, tanto tempo, senza scrivere una riga qui o altrove, ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni non raccontate, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa”.
Se potessi tornare indietro...all'ATTO di DOLORE, alLe ragioni del cuore. Ma si può solo andare avanti. Quindi
«OdDio, mi pento e mi dolgo con tutta l'anima di aver mollato la presa, perché non scrivendo ho meritato Fulmini e Saette, e molto di più perché ho illuso tutti tranne che me, buona per niente affatto e strega molto di più, che fosse per sempre. Prometto, a metà tra il diavolo e l'acqua santa, di non lasciare più moleskine bianche e matite intonse, e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Amen».
Un attimo, fermate il mondo voglio scendere!: non credo nel peccato...
Lo so di aver sbagliato, chi dice il contrario: ma scagli la prima pietra chi non ha mai sbagliato? Certo ho tradito, non i miei sogni però.
E va bene Io confesso, confesso che ho vissuto...su M,Art avete ragione, non certo sul Pianeta Terra...cina.
Non Ti è mai successo (Sì dico proprio a te che leggi, a chi se no...)? 
Non sai di che parlo? 
Allora, visto che le parole son tornate dalle Vacanze, di Natale, scrivo.
Questo è il mio ATTO DI FEDE, non solo di dolore perché c'era un viaggio da fare, un libro da leggere, e (ri)leggere fa crescere
Più o meno su per giù, più su, più giù... 
A/r: Istruzioni per l'uso, attraverso lo specchio.


Foto di Stefano Del Monte 
(che non smetterò mai di ringraziare)


IndiEpercui, indietro tutta: ci vediamo dopo il TiGgì...erReTiVvù. 


; P .R
.
p.s.   Smisurata preghiera è un work in progress...di link, di post.
n.b. «Queste memorie, o ricordi, sono discontinue e a tratti si smarriscono perché così appunto è la vita […] ». 
Pablo Neruda, Nota introduttiva a Confesso che ho vissuto.

sabato 25 agosto 2012

Musica Da Cucina

 "Siamo ciò che mangiamo."
Vecchio adagio
Ora di cena. 
Metti un sabato sera, uno qualunque, solo uno dei tanti da passare insieme, tu e lui, la cucina a soqquadro, il frigo vuoto, mai quanto la dispensa, andata dispersa, insomma il piatto piange e l'acquolina in bocca si fa sentire, quando suonano alla porta. 
"Drinn!!!, sorpresa: ospiti a cena", è lui che non solo è in ritardo, ha anche dimenticato di fare la spesa ed è pure in compagnia. Che sia la suocera, il capoufficio, l'amico/a non cambia: il triangolo no, non l'avevi considerato.  Quello che si dice un pianto greco*. Non resta molto da fare**, una volta scartata la prima ipotesi: lasciarlo lì sulla porta mentre tu prendi le scale per andare a cena fuori (se solo per una sera, o da oggi in poi, fate vobis ndb). Sfoderi il tuo sorriso migliore, quello a 32 denti per capirci, tanto è inutile piangere sul latte versato...da "maledetto il giorno che t'ho incontrato" a "questa casa non è un hotel", sarebbe troppo lunga la lista, della spesa da fare. All'ultimo minuto poi. Quindi lasci lui cuocere nel suo brodo, ti chiudi in cucina e...il cuoco che è in te, è già al lavoro. E solo quando sentirà "musica per le sue orecchie", pardon volevo dire "è pronto, in tavola", capirà di che pasta sei fatta tu.
Basta con le parole, da mangiare: la cena è pronta.
Take it or leaves it, questo passa la tavola: un piatto "povero", una sola portata che è meglio soli che male accompagnati, ma capace di lasciare l'ospite a bocca aperta, lui a bocca asciutta.
Nient'altro che una ricetta*** a base di cibo per la mente e/o per l'anima, a secondo dei gusti: la musica il piatto forte, oltre che la chiave di volta.
* Pensate positivo, poteva essere un pianto amaro, invece che greco: meglio il terzo in comodo che una cena solo tu e lui...che pensa a lei.
** Se pensaste di usare la scusa, "Peccato, sono a dieta", inventatevene un'altra: tu sei a dieta, l'ospite di passaggio no. E comunque, è venuto senza avvisare, (l)a sorpresa, solo per la compagnia, per non mettervi in comodo: "dai, ci arrangiamo". 
*** Ricetta fatta in casa, solo ingredienti naturali: "leggere è cibo per la mente"; "la cultura è cibo per l'anima". 

LA RICETTA 

**MusicaDaCucina** - Chitarra, clarinetto e una tavola apparecchiata.


Alias Fabio Bonelli

Pentole intonate, grattugie, mestoli, sbattiuova amplificato, carta stagnola, piattini da caffè, imbuti percossi, glockenspiel di cucchiai, voce cantata in teiera e carta stagnola, fischio con cannuccia, chitarra suonata con coltello e così via, di cucina in cucina, Fabio Bonelli, alias "MusicaDaCucina", non butta via niente. E cucina, come fosse musica. A impatto zero, oltre che a basso consumo, "la ricetta del giorno" preparata da "Spazio84&RossoVino" venerdì 24 agosto, fa la differenz(iat)a. E si fa "sentire" sprigionando di vicolo in vicolo storie, cose, fatti e persone incontrate altrove. Niente di più, ma nemmeno niente di meno che "una boccata d'ossigeno", sulla strada giusta.
Alla prossima...(the) rest song!

Ci vediamo su M.ART - Suoni e immagini dal sottobosco indipendente (VOL. II)...

n.b. Per chi volesse ripetere l'esperimento magico, questa la ricetta: Musica per le orecchie con Bucolica Produzioni, cibo per la mente e/o dell'anima a secondo dei gusti per ospiti di passaggio grazie a "MUSICA DA CUCINA" di Fabio Bonelli e la Cucina a soqQuadro, ovvero allestimento scenografico, opera di Stefania Romagna*......Et voilà, l'incantesimo è servito!!!
p.s. solo su Terracinaalta

 Scene da Musica Da Cucina, il film
 
1° Tempo

2° Tempo

 > : ) .R

venerdì 1 giugno 2012

Vengo dopo il TiGgì!

...il new deal!!!


In principio fu una rubrica, poi un blog e infine un blob, ma ci sto sempre dentro a fatica.


 
Poetica
: D "Cosa hai fatto in tutti questi mesi, ErRe?"
[cit. C'era una volta l'America, S.Leone]

; r  "Spesso sono andato a letto presto".
[cit. Alla ricerca del tempo perduto, M. Proust]

Parafrasi
: D "Che hai fatto di bello e/o di brutto lontano da qui?"
; r  "Ho vissuto."

A parole mie:
 "Dal blog al blob, in breve."



Anticipazioni dal TGR TV: [...] tra poco in onda l'ultima puntata di "Do chiacchiere... speciale", una trasmissione lunga un anno.

Pronti al peggio?
3, 2, 1...


SIGLA

Edizione straordinaria del TGR-TVTiGgìerRe Tivvù: l'unico telegiornale che è responsabile solo di quel che dice e non di quel che capite.

0. (In Onda): intro e/o saluti del caso
1. (Notizia Bomba): quello che non avete mai visto, “i fuori onda”;


 


2. (Servizio) Voltiamo Pagina: “il meglio di...”, può partire il servizio;



3. (Collegamento con gli inviati speciali): linea a Fernando e Ernesto dalla “Casa degli artisti”



4. (Notizia dell'ultima ora): Giallo al Filosi;
5. (In studio): saluti...dal mare.


   
SIGLA
 
                                                                Titoli di coda
* "DO CHIACCHIERE" (puntata speciale del 31 maggio 2012) - programma condotto da Paolo D'Amico andato in onda su Terracina Tv dal 5/10/2011 al 08/06/2012;
**[In studio Paolo D'Amico e Marco Falovo - regia R. Sciscione, E. Falovo, A. Iannelli, M. Milanese, R. Alla – programma e testi a cura di Rita Alla - montaggio Elvira Falovo e Rita Alla - riprese Pasqualino- "quello che non si vede" a cura di Tommaso Di Cecco]

 

Grazie a tutti
;  )   .R  

lunedì 23 aprile 2012

Il maggio dei libri

[...] insospettisce la polizia: "Attenzione, con la lettura non si sa dove si va a finire".
(dal film La lettrice di M. Deville)


Libri OVUNQUE, dunque: A PIEDE LIBeRO.

 
Insolito, inaspettato, improvviso, così sarà “Il Maggio dei libri” terracinese.
Tre gli aggettivi, tre le iniziative di “rottura” degli schemi per portare il libro in giro.
L'ora d'aria”, o meglio “Il maggio d'aria dei libri.

Domenica 22 aprile 2012
** LIBRI in CORSA**

In occasione della 39° edizione della “PEDAGNALONGA”, organizzata da Associazione “La Pedagnalonga” in collaborazione con A.S.D. Atletica Hermada, in gara anche i libri. Alla pedagnalonga, in corsa anche i libri. Che, al dispetto del piazzamento, saliranno comunque sul palco, come premio ai primi classificati.
In fondo, come diceva De Coubertin, “l'importante non è vincere, ma partecipare!”

Domenica 6 maggio 2012
** I° GIRO LIBeRO **

Non solo di corsa, ma anche in bici, dunque il 1° “Giro libEro: CRITICAL MASS, pedalata a Terracina”. Alla bici, ai ciclisti, agli amanti di una città a misura d'uomo il compito di portare in giro per le vie di Terracina un libro. Partenza ore 11 dal piazzale antistante Villa Tomassini, dove avverrà l'ideale passaggio del testimone, i libri, dai corridori ai ciclisti che li porteranno in giro, a fare un GIRO.


Domenica 20 maggio 2012
** “Una BIBLIOTECA fuori di sè” **

Terzo e ultimo appuntamento, i libri, a piedi, arriveranno in piazza Mazzini, cuore pulsante dell'isola pedonale. All'aria aperta, bookcrossing, letture, “tesori di carta” e “mangialibri” a cura della Biblioteca “A. Olivetti” che per un giorno, per i libri, perde la testa, e va “fuori di sè”. L'occasione propizia per l'anteprima di “Terracina Pittoresca”, raccolta di ricordi, impressioni e sensazioni lasciate da chi, in viaggio, è passato da queste parti: un Grand Tour, dunque.

Tre aggettivi, tre appuntamenti, tre tappe di un viaggio di (in)formazione, di crescita, di scambio che invece non finisce mai se fatto insieme ad un amico, ad un compagno di vita, ad un partner, ad un libro.
Il mondo è un libro, e chi non viaggia – avrebbe detto Sant'Agostino – ne legge solo una pagina”. 
Ancora qui, a leggere scommetto. Che aspettate a partire? Non serve il biglietto, né ci sarà bisogno di andare lontano alla ricerca dell'”Isola che non c'è”, c'è solo una città da guardare con “occhi nuovi”, da leggere per crescere.




                                                                                             : P R

lunedì 6 febbraio 2012

Vacanze di Natale

"A volte penso che pretendiamo troppo dal giorno di Natale. 
Cerchiamo di farci stare il troppo arretrato [...] di tutto l'anno. 
A me piace prendere il Natale un po' alla volta, per tutto l'anno. 
E perciò mi sono lasciata trasportare fino ad arrivare alle vacanze - lascio che mi colgano di sorpresa - svegliandomi un bel giorno e dicendo improvvisamente a me stesso: 
"Caspita, è il giorno di Natale!".  
Ray Stannard Baker


... e anche se Natale è passato da un pezzo ed è da quel dì, prima di Natale, che manco da qui, dalle mie Vacanze di Natale ricomincio. E ve le racconto a modo mio. Senza tanti giri di parole, solo musica e parole: un collage. Le parole, infatti, diversamente dalle nuvole che vanno e vengono, sono andate in Vacanza: biglietto di sola andata. 
E di prenotare il biglietto di ritorno, non ne vogliono sapere.


"Il Natale, bambini, non è una data. E' uno stato d'animo".  
Mary Ellen Chase

Lo spirito natalizio

Il biglietto d'auguri


Le palline
L'albero di Natale


Le canzoni di Natale

Musica sotto l'albero? Qualcosa di un pò più reale: Il natale (non) è reale, la prima compilation natalizia dell'etichetta musicale Garringia Dischi. 19 inediti per un racconto del Natale reale, nel bene e nel male. A riscaldare gli animi, una speciale confezione in lana cotta cucita a mano da Serena Grigoletto e all'interno un astuccio in cartoncino con le illustrazioni inedite di Alessandro Di Sorbo. 


TrackList:
01 ORATIOMille volte l’anno 
02 33 ORE Neve 
03 JANG SENATO Babbo Fatale 
04 4FIORIPERZOE, GIANLUCA MOROZZI e ANGELA BARALDI Danno, la mattina di Natale (parte 1) 
05 ALESSANDRO FIORI Io amo Gesù 
06 CAPTAIN MANTELL  White wild xmas 
07 LO STATO SOCIALE  Un lavoro come un altro 
08 JOCELYN PULSAR Il figlio di Babbo Natale 
09 LE-LI Jingle Bells / No presents at all 
10 THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR. RUBIK Crazy crazy candles 
11 SHIVA BAKTA – Worst Christmas song ever
12 BOLOGNA VIOLENTA, GIANLUCA MOROZZI e ANGELA BARALDI  Danno, la mattina di Natale (parte 2) 

13 PIET MONDRIAN Nero Natal 
14 CHEWINGUM Natale a Bali Vanzina 
15 NEL DUBBIO Inaccettabile (Garrincha Remix) 
16 4FIORIPERZOE Da qui a Natale 
17 BOLOGNA VIOLENTA, GIANLUCA MOROZZI e ANGELA BARALDI Danno, la mattina di Natale (parte 3) 
18 OFELIA DORME  No more food for me 
19 VITTORIO CANE Un lento e il camino

Il regalo più grande...


...non l'ho di certo trovato sotto l'albero. Ma in una canzone:


"Ecco la novità
Al mio risveglio è arrivata da un altro pianeta
Un'insolita ebbrezza
è la curiosità
Un fervido impulso
Il motivo di un viaggio perenne
Uno sguardo al di là...".  
Saluto l'inverno, Paola Turci.

Ma non è finita qui, siamo solo all'inizio...

L'anno nuovo, Gianni Rodari

«Indovinami, indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? 
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, 
un carnevale e un ferragosto, 
e il giorno dopo il lunedì sarà sempre un martedì. 
Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: 
per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno».


Che una poesia, di anno in anno, è meglio di tante parole scritte “tanto per”, per fortuna o purtroppo. 

Un segnalibro, per iniziare...



un miniDiary 2012, può sempre servire...

e gli "Amaort", per affrontare le intemperie!
Che altro?
Un Calen...DISCO. Non il solito calendario, ma un'opera d'arte in free-download che si ascolta e si sfoglia anche. Musica, fotografia e illustrazione insieme in un viaggio lungo un anno, 12 artisti, 12 brani, tra originali e cover, per 12 mesi = (uguale) il Calendisco, Garringia Dischi.


Musica (artisti della compilation): Nel Dubbio, L'orso, 33 Ore, Jocelyn Pulsar, LE-LI, Chewingum, Mr Brace, Lo Stato Sociale, Matteo Costa (progetto solista della voce di 4fioriperzoe), The Luckystrikes, I Camillas, Babalot, Enrico Farnedi.
Gli autori dei brani: 01 Marcello Petruzzi, 02 Elisa De Munari, Matteo Romagnoli, 03 Matteo Romagnoli, 04 tradizionale, 05 Fabio Concato, 06 Giovanni Imparato, 07 Riccardo Del Turco, 08 Enrico Farnedi, 09 I Camillas, 10 Massimo Volume, 11 Babalot, 12 Mr. Brace.
 Illustrazione (gli illustratori in ordine): Alessandro Di Sorbo, Valentina De Marchi, Martina Galetti, Sarah Mazzetti, Giulia Sagramola, Giacomo Giovannetti, Federica Orlati, Siria Bertorelli, Martina Merlini, Nicola Benetti, Alice Leoni, Elvira Pagliuca. Illustrazione di copertina a cura di Lucia Grillini.
Fotografie: Roberta Sardi, Studio Wood Bologna.
Impaginazione di B.E.
 

Un libro di racconti per caso. Non 1 a caso, ma un'altra compilation: di cantautori italiani però. 
Non potevo certo uscire FUORI TEMA no?  
Ora davvero non manca più nessuno.
Fate il vostro gioco, a voi la scelta.


Terracina, 10/12 gennaio 2012


: o R

domenica 29 gennaio 2012

Musica Maestro!


 Rita Alla



Man Ray, Il violino d'Ingres


"Senza la musica, - per Nietzsche - la vita sarebbe un errore”. Peccato che l'ho scopert(o)a quando era troppo tardi per recuperare il tempo perso ad «usarla», a scriverci su, invece che ad ascoltarla. Punto. Ma durante la Festa «la musica mi girava intorno», a metà tra una distrazione e una tentazione: perché resistere. Così armi e bagagli, matita e taccuino, sono partita alla volta della musica: «ciao, mi hanno detto di parlare con te per la musica: hai un minuto?» «Lascia perdere, non ti conviene», la risposta prima di passare alla domanda successiva: «che cos'è la musica?». Ma non sono io a farla, la domanda. Anche se dovrei farle io: «qui si mette male, non vinco facile, né conduco il gioco», penso. A salvarmi, arriva “un kenon-kenon che esce maschio”: colui che porta l'energia. Ma senza femmina, del tipo kenon, colei che prende l'energia, questa rimane intrappolata. Un errore, raccontarlo in giro. A una donna, poi. Così ho lasciato che fosse lei, la musica, a darmi il tempo; a guidarmi dentro la Festa, fino in fondo. Che dove le parole si fermavano, la politica si distraeva perdendo di vista cose e persone, le interferenze aumentavano provocando un suono disturbato o sporco, c'era la musica in sottofondo a farmi compagnia. O un gelato al gusto di bacio, in mancanza di risposte che non arrivavano. Eppure le volevo, quanto le volevo. Ma non è un interrogatorio, né un concorso a premi: mi hanno detto che non si vince niente. Si perde, ci si perde. Scommettendo tutto, per credere ancora. Puntando sulle realtà locali, su gruppi emergenti, su una proposta musicale che arrivi: facile e in modo semplice. Che è diverso da scontato. Alla base del successo, di pubblico, non di incasso : una cura maniacale per i dettagli. Poi quando lo spettacolo inizia, sei già stanco. Dalle prove, dai problemi di sempre, di ieri: meglio girare una cassa da 120 kg che spostarla; da un sound check imprevisto, più lungo del previsto; da un dibattito durato troppo; da un “kenon-kenon” che fa di testa sua o da una “mandata” che non funziona. Allora ci scappa anche una pausa sigaretta. Che fa la differenza se “cicchi” a terra o in un posacenere volante, di fortuna. Eccome, se quando metti la testa sul cuscino, è già tempo di alzarsi. Che «le occasioni mancate non ti fanno dormire. Attraverso ricordi di fatti e persone. Eterna ripresa, di una scena sospesa». E se pur «sono stati giorni che hanno lasciato il segno, giorni di tempesta e vento, l'impatto con il mondo è stato forte». Quindi «scegli tu, fra botte e rime, fra inizio e fine, ma scegli tu quando scriverai di noi, la rabbia l'innocenza l'illusione. Con tutto il volume». In disaccordo, gli altri a commentare. Una nota stonata in un clima di Festa. Che non guasta. Anzi. Eppure è come un nodo alla gola che prende allo stomaco, e arriva diritto, direzione pancia. Senza filtri o mediazioni. Dunque lo scrivo. Che esiste. Sì, «una musica può fare, può salvarti sull'orlo del precipizio». Basta lasciarsi andare. Che «non è mai un errore» perdere la testa ascoltando la musica. Quando, girato l'angolo, arrivano le risposte, è già tardi. E non rimane che un incontro per caso, una domanda: «ti hanno messo il cartellino pure a te?» Accenno «lavoro» come risposta. «Sì, ma a te chi ti paga?», controbatte il guastafeste. Cala il sipario, in silenzio e in anticipo, ma rimango ad ascoltare: «lei ha gli occhi di una donna che è mia. Quando finalmente sceglierà, invece di continuare a farsi scegliere». Da quel momento un pesce fuor d'acqua, in incognito. Quasi una principessa, metà bambina e metà automa, un robot. Ma a cosa stavo pensando prima di perdermi? A Don Giovanni, forse. Ma non state a far pettegolezzi. Anche se le parole nere sulla pagina bianca sono l'anima messa a nudo. Che è ora di lasciarsi, è mattina. E devo andare a lavoro.

venerdì 27 gennaio 2012

Se questo è un uomo

     Auschwitz, Luca Bassanese


"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".
Primo Levi

Incipit

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

"Se questo è un uomo", Primo Levi

: ( R

giovedì 12 gennaio 2012

Made in Italy !



“Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono”.
                                             Giorgio Gaber - Io non mi sento italiano (2003)




: ( R